Barry Lyndon (1975)

Nell'opulento scenario del XVIII secolo, segue la parabola ascendente e poi declinante di Redmond Barry, un avventuriero irlandese dal cuore ardente e l'ambizione sfrenata. Cresciuto in una terra di umili origini, sognava grandezze ben oltre la sua modesta culla. Dopo la prematura scomparsa del padre, aspirante avvocato e unica speranza di prosperità della famiglia, Barry si immerge in una vita di avventure rocambolesche, cercando di ritagliarsi il ruolo del gentiluomo, non solo nell'animo ma anche nell'opulenza. Dal suo paese natale, passando per le battaglie sanguinose in uniformi britanniche e prussiane, fino al gioco pericoloso dello spionaggio, Barry si muove con l'astuzia di un uomo che sa che il mondo è un palcoscenico e lui intende esserne il protagonista. La sua ossessione per l'elevazione sociale lo porta ad incantare e poi sposare l'aggraziata Lady Lyndon, entrando così a pieno titolo nei salotti dorati dell'aristocrazia. Ma se è vero che l'amore non guarda in faccia la ricchezza, altrettanto non si può dire per Barry, il cui stile di vita dispendioso mette a dura prova le finanze dei Lyndon. In questa tesa cornice familiare, l'antagonismo con il figliastro, Lord Bullingdon, si tinge di rancori e desiderio di vendetta, minacciando di far crollare l'apparentemente solida scalata sociale di Barry. La caduta di un uomo può nascondersi dietro le piccole crepe della sua maschera di perfezione, e nel caso di Barry Lyndon, potrebbe non essere soltanto una questione di nemici dichiarati, ma anche della capacità di adattarsi ai ruoli che il destino gli ha riservato nella sua incessante ricerca di diventare un vero gentiluomo.