Detour: Deviazione per l'inferno (1945)

Nelle sfumature nebbiose di un diner lungo l'autostrada, Al Roberts, un cinico pianista, è tormentato dalle eco di una melodia troppo familiare. Quelle note risvegliano in lui un turbine di ricordi che disegnano il quadro vivido del suo recente passato. Un tempo tastierista in un fumoso nightclub di New York, Al condivideva la scena e la vita con la cantante Sue Harvey, sua amante e musa, i cui sogni di gloria la spingono verso il luccichio di Hollywood nella speranza di sfondare nel mondo del cinema. Incapace di soffocare il desiderio di raggiungerla, Al si imbarca in un viaggio senza denaro verso Los Angeles, un percorso che lo porta a incrociare il misterioso Charles Haskell Jr, anch'egli in viaggio verso la città dei sogni. Ma un colpo del destino pone fine alla vita di Haskell in circostanze inaspettate, costringendo Al in una rete di menzogne mentre assume l'identità del defunto, temendo che la verità potrebbe non trovare credito agli occhi della legge. Il nodo si stringe quando Al incontra Vera, una donna astuta che conosceva Charles, in una stazione di servizio anonima. Riconoscendo l'inganno, Vera ricatta Al, trascinandolo ancora più in profondità nel ventre oscuro dell'inganno. Ogni passo compiuto da Al sotto il peso della sua falsa identità lo avvicina sempre più al baratro dei guai, con conseguenze tanto tragiche quanto imprevedibili. Quel che era iniziato come un viaggio verso l'amore si trasforma in un'odissea cupa e pericolosa, dove Al, il semplice pianista, è ora protagonista involontario di una sinfonia di caos, in cui ogni nota vibra di pericolo e suspense.