Django (1966)

Nella desolata vastità del deserto, una figura solitaria e misteriosa si staglia contro l'orizzonte infuocato: è Django, un cowboy dal passo deciso che trascina un'insolita bara. Il suo cammino lo porta a salvare Maria, una giovane donna in balia di una banda di spietati fuorilegge. La loro avventura li conduce in una cittadina fantasma, un ammasso di fango e desolazione governato dalla paura, dove l'unico rifugio è il saloon che fa anche da bordello, gestito dal tenace Nataniele. Il sopruso è legge in questo luogo dimenticato da Dio, e il suo nome è Maggiore Jackson, un despota che non tarda a incrociare la strada di Django. Ma il nostro eroe non è uomo da lasciarsi intimidire così facilmente e, con l'aiuto di un fedele compagno d'armi nascosto nella bara, fa piazza pulita dei banditi, lasciando Jackson in cerca di vendetta. La quiete, per quanto breve, è interrotta dall'arrivo di Gen. Hugo Rodriguez, un vecchio conoscente di Django e mercenario senza scrupoli. Tra giochi di potere e vecchi rancori, i due architettano un piano temerario per depredare l'oro di Jackson e dividerlo fra loro. Ma quando la fiducia viene tradita, Django non esita a riscattarsi, orchestrando un colpo di scena che lo vedrà fuggire con il malloppo e con Maria al suo fianco. Una corsa contro il tempo ha inizio, con Hugo e i suoi uomini sulle tracce della coppia, mentre Jackson, in un imprevedibile gioco di alleanze, si unisce all'esercito messicano per tendere una trappola a Hugo. La suspense cresce ad ogni svolta, mentre il mistero che avvolge la bara di Django si infittisce. Chi o che cosa nasconde? Il segreto si svelerà solo a chi avrà il coraggio di seguire Django fino all'ultimo duello, in questa terra di confine dove ogni sbaglio può essere fatale.