Il diritto di uccidere (2015)

Nel campo di battaglia moderno, etereo e invisibile, domina la guerra dei droni. "Il diritto di uccidere" tessuto di tensioni morali ed etiche, ci immerge nel cuore di un'operazione segreta voluta dal Regno Unito, intenzionato a sgominare i vertici del terrorismo in Africa Orientale. Tra i bersagli, anche cittadini britannici radicalizzati, fonte di imbarazzo nazionale. Il Colonnello Katherine Powell, interpretata dalla magnifica Dame Helen Mirren, è il motore di questa missione a caccia degli uomini più pericolosi per l'occidente, dove la linea tra cattura e uccisione è sottilissima. Il piano, però, è destinato a mutare. Un'imprevista migrazione dei bersagli spinge il Colonnello Powell a inclinarsi verso l'opzione letale, ma quando una bambina, innocente e inconsapevole, entra nella zona designata per l'attacco, vendendo pane, il dilemma si intensifica. Il destino dell'operazione è appeso al volante di un drone, manovrato dall'altro capo del mondo dal Tenente Steve Watts, il cui dito è sospeso sul grilletto che potrebbe cambiare tutto. Mentre a Londra i politici si dibattono in un vespaio di pressioni e responsabilità legali, con il Segretario di Stato americano e gli alti funzionari britannici dispersi ai quattro angoli del globo, la scelta si fa ardua. Procedere significa salvare innumerevoli vite a costo di un sacrificio innocente. Arretrare potrebbe significare lasciare il male trionfare. Il diritto di uccidere ci pone di fronte allo schermo della coscienza, interrogando l'animo umano sulla portata delle scelte in guerra. Un sofisticato thriller che unisce tensione geopolitica a un drammatico dilemma interiore, lasciando lo spettatore sospeso fino all'ultimo, respiro sospeso e cuore in bilico.