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Poster of Let's Go to Prison

Let's go to prison - Un principiante in prigione (2006)

“Let's Go to Prison”

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Trama

John Lyshitski è un nome che risuona con eco sinistra nei corridoi della prigione statale di Rossmore nell'Illinois, un veterano di furti d'auto e soggiorni ripetuti dietro le sbarre, un volto noto tanto per i detenuti quanto per le guardie. La sua esistenza, segnata da una serie di arresti, è stata orchestrata dalla rigida mano del giudice Nelson Biederman III, il quale ha fatto di John un abitué delle celle di detenzione. Ma quando il giudice viene a mancare, John scorge nell'orizzonte la possibilità di una vendetta tanto agognata: rovinare il figlio viziato e ignaro del giudice, Nelson Biederman IV. La sua vendetta prende la forma di un piano astuto e perverso: far ritorno in prigione per trasformare Nelson IV nel suo compagno di cella e testimone involontario del suo calvario. Nel mondo crudele e spietato della vita carceraria, il giovane Biederman IV si trova catapultato in una realtà che non potrebbe essere più lontana dal suo mondo di privilegi. John, con una maschera di amicizia nascosta dietro il suo sorriso canzonatorio, si delizia nel pianificare ogni passo della sua discesa nell'inferno, manipolando compagni di prigione e guardie per rendere ogni giorno un incubo vivente. Man mano che il suo piano si snoda, però, John si imbatte in imprevisti che mettono alla prova il suo ingegno e la brutalità del suo intento. La prigione è un palcoscenico imprevedibile e Nelson IV si rivela una preda ben più sfuggente e complessa di quanto John avesse previsto. L'aspro viaggio di vendetta comincia a prendere una direzione inaspettata, costringendo John a riflettere sulla natura del suo odio e sulle possibili conseguenze delle sue azioni. "Scopriamo di più sul carcere" è una commedia nera che intreccia vendetta e redenzione, giustizia e ironia, in un gioco di specchi dove il male inflitto può riflettersi indietro in modi sorprendenti. Un racconto che invita a domandarsi se sia possibile trovare umanità anche nei luoghi più duri e implacabili, e se la vendetta sia davvero un piatto da servire freddo.