Mid90s (2018)

Nella calura asfissiante della Los Angeles dei mid90s, il giovane Stevie cerca rifugio dalle tempeste familiari che lo assediano tra le mura di casa. Aggrappandosi alla sua tavola da skateboard, scivola via verso un mondo di evasione e fratellanza fra le strade polverose della città degli angeli. Con occhi spalancati osserva l'audace complicità di un gruppo di skater di fronte a Motor Avenue Skateshop, e, quasi per incanto, ritrova il giorno seguente il coraggio di avvicinarsi a loro. Ruben, primo amico e mentore sui quattro rotoli, lo introduce nel nucleo di queste anime ribelli: Ray, "Fuckshit" e "Fourth Grade". Nonostante le sue incertezze sugli skateboard, Stevie, soprannominato "Sunburn" per la sua novità nel gruppo, è sedotto da quel senso di libertà caotica e dall'audacia che sembra sfidare le regole del mondo adulto. Ma il battesimo della rampa nasconde anche le ombre di sfide inaspettate. Mentre Stevie cerca di assimilare comportamenti spericolati e atteggiamenti anticonformisti, si trova a navigare in un mare di dinamiche più complesse, dove l'amicizia si intreccia con gelosie e lotte per il posto nella gerarchia. Nel frattempo, le onde agitate delle relazioni familiari di ciascun membro del gruppo minacciano di inghiottirli, costringendo Stevie a confrontarsi con realtà adulte molto prima del previsto. "Mid90s" è un viaggio nostalgico attraverso la ricerca dell'appartenenza, dell'identità e della maturazione, dove ogni caduta sull'asfalto è sia una cicatrice che un insegnamento. Il regista dipinge un ritratto vivido di un'epoca, con un linguaggio crudo e sincero, invitando gli spettatori a rimembrare o scoprire il sapore amaro e dolce di quella stagione di vita che è l'adolescenza.