L'occhio che uccide (1960)

Nel cuore nebbioso di Londra, Mark Lewis conduce una doppia vita. Di giorno, è un umile assistente di camera negli studi cinematografici, di notte, un fornitore di fotografie osé per un negozio di riviste per adulti. Vive in una sontuosa magione ereditata, un labirinto di stanze occupate da inquilini ignari, le cui pigioni sostengono il suo tenore di vita. Tuttavia, la quiete apparente cela un passato traumatico: l'infanzia di Mark è stata segnata dagli esperimenti crudeli condotti dal padre, uno scienziato ossessionato dallo studiare la paura nel volto umano. La sua stessa psiche è stata scalpellata da queste esperienze, trasformandolo in un uomo dalla tranquillità disturbante, con un'ossessione macabra: catturare l'essenza della paura sui volti delle donne, nel momento più oscuro della loro esistenza. Il suo sogno perverso prende vita in un inquietante documentario, realizzato con il taglio nascosto del suo treppiede, che registra gli sguardi contorti e gli ultimi respiri delle sue ignare vittime. Nella solitudine del suo mondo, irrompe Helen Stephens, giovane inquilina dell'appartamento al piano di sotto, dove vive con la madre cieca. Quando Helen si addentra negli abissi della dimora di Mark, scopre l'orrore dei filmati d'infanzia lasciati dal padre, ritraenti gli esperimenti a cui era stato sottoposto. Benché sconvolta, si sente inspiegabilmente attratta da quest'uomo tormentato. Con l'intensificarsi dei sentimenti di Mark per Helen, il conflitto interiore raggiunge l'apice: da una parte la sua oscura ossessione, dall'altra la possibilità di una vita normale che Helen sembra offrire. Ma la rete di sospetti si stringe attorno a lui, quando un detective inizia a seguirne le tracce. L'occhio che uccide è un viaggio nel cuore delle tenebre di un uomo, una narrazione che si muove sul filo del rasoio tra la mostruosità dei desideri indotti da un passato tormentato e la luce redentrice di un amore innocente. La lotta di Mark si dipana in un thriller psicologico, dove la salvezza e la perdizione danzano in un valzer silenzioso e mortale.