Professor Marston & the Wonder Women (2017)

Nel fervore creativo dell'America del XX secolo, "La genesi di Wonder Woman" ci svela la vita straordinaria e le passioni nascoste di William Moulton Marston, psicologo e inventore. Lontano dagli sguardi del pubblico, Marston trova l'ispirazione per la sua iconica eroina dei fumetti, Wonder Woman, non solo nella sua professione, ma anche nella complessa e affascinante dinamica della sua vita privata. La trama del film si snoda attraverso flashback ambientati nel 1945, durante una testimonianza che Marston offre ai rappresentanti della Child Study Association of America. Ci riporta indietro nel tempo, al 1928, dove assieme a sua moglie Elizabeth, anche lei studiosa e insegnante, si dedica alla ricerca presso gli associati Harvard e Radcliffe Colleges. È in questo contesto accademico che le loro vite si intrecciano con quella di Olive Byrne, una studentessa che si rivelerà molto più di una semplice assistente. La collaborazione professionale si trasforma rapidamente in un legame affettivo che sfida i canoni dell'epoca: i tre si avvicinano e s'innamorano l'uno dell'altra, dando vita a una relazione poliamorosa che sarà fonte di ispirazione e controversia. Insieme, contribuiscono all'invenzione del poligrafo e portano avanti studi sulla teoria DISC delle interazioni umane, che sottolineano l'importanza della dominanza, dell'influenza, della sottomissione e della conformità. Attraverso la narrazione di Marston e i suoi ricordi, scopriamo come le sue fantasie personali e la sua vita amorosa siano confluite nella creazione di Wonder Woman, un personaggio che riflette i valori di libertà e forza femminile. Ma è anche l'eco dei suoi antagonisti a rivelare le sfumature più oscure e proibite di un desiderio che sfida le convenzioni. "La genesi di Wonder Woman" è quindi più di una semplice storia di creazione artistica; è un viaggio nelle profondità dell'amore, della sessualità e dell'espressione personale. Un film che non solo illumina le origini di un'icona culturale, ma ci invita anche a riflettere su quanto i nostri eroi siano lo specchio delle nostre complesse identità umane.