Tales from the Hood (1995)

Nel cuore oscuro di un'insolita agenzia funebre, tre spacciatori di dubbia reputazione sono in cerca di un carico nascosto di stupefacenti. Ad accoglierli è l'enigmatico e stravagante signor Simms, che ben presto si palesa come un inquietante Virgilio dei tempi moderni. In questo tempio della morte, i corridoi tappezzati di bare diventano il palcoscenico di quattro racconti agghiaccianti. Ogni storia, svelata con lento tormento dal direttore dell'agenzia, rispecchia le tenebrose vicende dei suoi ascoltatori, portandoli a riflettere su temi di giustizia, colpa e redenzione. La prima vicenda narra di un uomo ingiustamente ucciso dalla polizia corrotta, il cui spirito non trova pace finché non avrà guidato un poliziotto carico di sensi di colpa verso la giustizia. Il secondo racconto ci porta nel mondo di un ragazzo tormentato da una presenza oscura e di un insegnante che intuisce il velo di male che avvolge la sua vita. La tensione degli spacciatori cresce mentre vengono trascinati nel terzo episodio, la cronaca di un candidato governatore suprematista bianco, albergante in una dimora segnata da un passato di violenza razziale, che ignora le avvertenze di un'entità soprannaturale. L'ultima storia, infine, ci mostra un criminale votato a sottoporsi a un orrido esperimento di modifica comportamentale per mano di un'algida scienziata governativa. Come in un labirinto, i racconti si snodano, ognuno più spaventoso dell'altro, fino a quando la missione degli spacciatori giunge al suo macabro epilogo. Ma è solo allora che si rendono conto che le storie del signor Simms non sono nulla in confronto alla verità malevola che infesta l'agenzia funebre. "Tales from the Hood" è un viaggio elettrizzante, un intreccio di orrore e critica sociale, che celebra il potere immortale della narrazione.