La furia dei Baskerville (1959)

Nelle lande desolate e turbolente della brughiera inglese, le antiche mura di Baskerville Manor si ergono sotto il peso di un'oscura leggenda. Dopo la misteriosa morte del patriarca Sir Charles Baskerville, il giovane erede Sir Henry giunge dal lontano Sudafrica per reclamare il suo retaggio, ignaro del pericolo che lo attende. Le notti sono squarciate dal lugubre ululato di una creatura invisibile, e la tensione si addensa come nebbia sulla torbiera. Il dottor Mortimer, medico di fiducia della famiglia, è assillato da un terribile sospetto: che la morte di Sir Charles non sia stata naturale, ma piuttosto l'opera di un'entità soprannaturale, un mastino spettrale - il fatale portatore di una maledizione che affligge i Baskerville da generazioni, dall'epoca in cui il crudele Sir Hugo incontrò il suo destino tra gli artigli del mostro. Di fronte all'inquietante enigma, entra in scena l'astuto Sherlock Holmes, con il fido Dottor Watson al suo fianco. Holmes, emblema della ragione, è scettico riguardo alle superstizioni che avvolgono il maniero e i suoi abitanti, e si immerge nell'indagine con l'obiettivo di scernere la realtà da leggenda. L'ombra del pericolo, però, si allunga minacciosa su Sir Henry, e il caso si rivela un intricato intreccio di inganni e falsità. Attraverso una suspense che si intensifica ad ogni pagina del libro e ad ogni fotogramma della pellicola, "La furia dei Baskerville" (1959) trasporta lo spettatore in un viaggio al confine tra il razionale e l'irrazionale. Un inno al genere giallo, in cui il leggendario detective deve districarsi tra indizi e controindizi per svelare la verità, prima che il mastino possa mietere un'altra vittima. Un film che unisce mistero, avventura e un pizzico di gotico, per tenervi incollati alla sedia fino all'ultima, elettrizzante rivelazione.