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Poster of The Killers

I gangsters (1946)

“The Killers”

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Trama

In una piccola città dove le ombre celano segreti inconfessabili, un ex pugile sconfitto dalla vita, noto come il Swede (Burt Lancaster), si avvicina al crepuscolo della sua esistenza. Recluso in una stanza d'albergo, il destino gli si avvicina con passo silenzioso, portato dalle mani gelide di due spietati sicari. La sua storia è un intreccio oscuro di collegamenti con il mondo dei gangster e seduzioni mortali, in particolare quella di una donna fatale e traditrice, Kitty Collins (Ava Gardner), che prepara il palcoscenico per la sua fine annunciata. L'eco dei colpi di pistola che segnano la fine del Swede non pone fine al mistero che circonda la sua vita e la sua morte. Sulle tracce di quello che sembra un omicidio insignificante in una cittadina di provincia, l'investigatore assicurativo Reardon decide di scavare a fondo, non curante dell'indifferenza del suo capo. Meticolosamente, egli ricompone i pezzi sparsi del passato del Swede, dove ogni indizio e mezza verità rivelano un racconto labirintico di tradimento, crimine e un carisma irresistibile. Il regista Robert Siodmak svela magistralmente questa storia intensa, costruendo sul racconto breve di Ernest Hemingway attraverso una serie ipnotica di flashback. "I gangsters" (1946) si rivela un'esplorazione toccante di destino e disperazione, che è stata poi oggetto di un remake televisivo nel 1964 da parte del regista Don Siegel, risultando tuttavia troppo intenso per la tranquillità domestica degli americani, guadagnandosi così una meritata distribuzione cinematografica. Questa esperienza cinematografica intreccia la semplicità della vita di provincia con la morsa implacabile del crimine organizzato, creando un capolavoro del film noir che lascia il pubblico a riflettere ben oltre la fine della proiezione.