The Prayer Box (2018)

The Prayer Box è una storia splendidamente tragica su ciò che accade quando Dio non interviene come la gente vorrebbe. Seguendo la storia di un ragazzo che parte in missione per attirare l'attenzione di Dio nella speranza che Dio guarisca sua sorella da un cancro terminale, il ragazzo inizia a rispondere alle preghiere lasciate dai membri della chiesa nella scatola delle preghiere del pastore, dopo che quest'ultimo le ha gettate via, stremato dalla sua stessa sofferenza. Il film affronta la pesante questione delle preghiere non esaudite e della possibilità che Dio ascolti o risponda alle preghiere con un messaggio straziante nella sua cruda rappresentazione del dolore e della sofferenza umana in questo mondo. Non è un film d'ispirazione convenzionale, ma è innegabilmente potente nel fatto che sfida le nozioni preconcette di una fede imbiancata e felice. Questo film non nasconde il fatto che la vita è piena di dolore, sofferenza, perdita e tradimento, eppure riesce in qualche modo a prendere questi temi e a trovare Dio in mezzo a tutto questo. C'è un'innocenza e un'ingenuità infantile nel ragazzo che trova un confidente in un uomo anziano che lo prende sotto la sua ala protettrice, fornendogli sia un mentore che un sollievo comico in mezzo al dolore che il ragazzo deve affrontare con la sorella morente e la madre che si è allontanata dal resto del mondo. Il personaggio più interessante, tuttavia, è quello del pastore, che sconvolge il pubblico gettando le richieste di preghiera nel cestino. Inizialmente dipinto come un leader spirituale ipocrita e insensibile per un gruppo di seguaci ciechi, il suo personaggio si evolve in uno di particolare interesse quando si scopre come sia diventato così stanco della sua vocazione e come la fede del giovane ragazzo porti una rinascita personale nella vita del pastore e della sua congregazione nel suo complesso. Si tratta di un film fenomenalmente complesso, impegnativo e stimolante, presentato con forza e con mano sapientemente delicata.