I vichinghi (1958)

Nelle brume del Medioevo, il fragoroso rimbombo dell'assedio vichingo riecheggia lungo le coste inglesi. È un'epoca di conflitti cruenti, dominata dalla figura di Ragnar, invincibile guerriero che sottomette re e regni con ferocia. Nel corso di una di queste incursioni, il trono inglese perde il suo monarca, e la regina viene catturata dal temibile Ragnar. L'ombra di un segreto si allunga sul nuovo regno: il bambino nato dalla regina, ultimo erede del sovrano defunto, viene occultato lontano dal nuovo, spietato re. Vent'anni si dissolvono silenziosamente nella storia, ma i vichinghi, guidati dalla stessa sete di conquista, persistono nei loro attacchi alla terra di Albione. Einar, figlio di Ragnar, cresciuto nell'ombra del padre e nei riti del combattimento, governa con pugno di ferro. Eric, uno schiavo catturato da bambino, serve i vichinghi, inconsapevole della sua vera identità. Un antico monile svela al prigioniero inglese Egbert la verità: Eric non è altri che il figlio della regina, dunque fratellastro di Einar. In questo intrico di menzogne e potere, Morgana, una donna di straordinaria bellezza gallese e promessa sposa del re d'Inghilterra, è rapita dagli uomini del Nord. Quello che Einar ed Eric ignorano è che il sangue che scorre nelle loro vene li lega non solo al popolo vichingo, ma anche a un destino reale. La lotta per il trono vacante del Northumbria li vede rivali non solo per il potere, ma anche nell'amore per la stessa donna, Morgana. Tra coraggio e tradimenti, la trama di "I vichinghi" si sviluppa come un'epopea di vendetta e desiderio, dove i destini di due fratellastri si intrecciano in un ineluttabile conflitto. Chi emergerà vincitore in questa saga di sangue e passione, dove il diritto di nascita e la conquista di un regno si scontrano con la forza indomita dell'amore?