Abuso di potere (1992)

Nel silente sobborgo dove il benessere sembra regnare sovrano, una giovane coppia in ascesa sociale si trova a fronteggiare l'inquietante conseguenza di una violazione domestica. Un disagio che solo l'intervento di un poliziotto, rapido a rispondere alla loro chiamata d'emergenza, sembra poter placare. L'ufficiale, dal portamento rassicurante, non solo offre il proprio supporto nella scelta di un sofisticato sistema di sicurezza ma diviene, a poco a poco, una figura sempre più presente, quasi un baluardo contro ogni ulteriore minaccia. Tuttavia, la lucente armatura del salvatore comincia a scolorirsi quando le sue visite si fanno inaspettate e frequenti, i pattugliamenti non richiesti e le intrusioni nelle questioni personali della coppia, in particolar modo con la moglie, si fanno indiscrete. La protezione promessa si trasforma lentamente in oppressione, e la casa, prima rifugio di pace, si tinge di un'ombra sinistra. La persistenza di questo custode della legge, sempre più invadente e ambiguo, porta il marito a dubitare delle vere intenzioni dell'uomo. "Abuso di potere" è un viaggio allucinante sul filo della fiducia e della sicurezza, in cui la linea che separa il soccorso dalla minaccia si fa pericolosamente labile, catapultando i protagonisti in un incubo tanto reale quanto inatteso. Una storia che si avvicina alla suspense psicologica, invitando lo spettatore a chiedersi: fino a che punto si può fidare di chi dovrebbe proteggerci?