28 giorni (2000)

Nel turbine delle luci di New York, Gwen Cummings, una scrittrice dallo spirito effervescente ma dai comportamenti eccessivi, si trova imprigionata nella spirale dell'alcolismo. La sua esistenza iperattiva, alimentata dalle simili inclinazioni del suo fidanzato Jasper, ruota intorno a un carosello di feste e alcol, uno stile di vita che si distacca nettamente dalla normalità. Lo spirito selvaggio di Gwen riflette quello di sua madre, anch'essa alcolista, un'ombra che ha dominato sia lei che sua sorella Lily, più convenzionale, sin dall'infanzia. Il caos irrompe durante il matrimonio di Lily, un giorno che avrebbe dovuto essere colmo di gioia e celebrazione. Gwen, persa nella nebbia delle bravate alcoliche, trasforma l'evento in un disastro, creando una frattura tra lei e Lily. Questo episodio convulso la porta a un bivio: affrontare ventotto giorni di riabilitazione imposti dal tribunale o la prigione. Con riluttanza, Gwen varca la soglia del centro di riabilitazione, un mondo tanto estraneo quanto lo è la sobrietà stessa. Inizialmente ostile, rifiuta l'aiuto che le viene offerto, negando l'entità della sua dipendenza. Ma mentre si intrecciano le vite degli altri ospiti del centro, ciascuno alle prese con i propri demoni, la prospettiva di Gwen inizia a cambiare. Intraprende un percorso di introspezione, accettando gradualmente la gravità del suo problema. Affrontare la dipendenza è una battaglia ardua e il cammino verso il recupero è irto di sfide. Senza alcuna garanzia di successo, Gwen deve riconciliarsi con Lily, affrontare il proprio passato e rivalutare il suo futuro con Jasper. Navigando nelle tempestose acque della riabilitazione, Gwen deve imparare a ridefinire la sua vita al di fuori dei confini dell'addizione. I prossimi ventotto giorni potrebbero essere il test più difficile per Gwen, spingendola verso una vita di sobrietà o facendola ricadere nell'abisso della dipendenza.