L'uomo bicentenario (1999)

Nel cuore di una famiglia ordinaria del 2005, i Martin, irrompe una straordinaria presenza metallica: un robot domestico acquistato con lo scopo di alleviare i lavori di casa. Ma Andrew, come viene chiamato, è ben più di un insieme di circuiti e comandi pre-programmati. Un atto impulsivo di uno dei bambini Martin innesca una sorprendente evoluzione: il robot comincia a manifestare emozioni e creatività, attributi inaspettati per un essere di silicio e acciaio. Con il passare del tempo, Andrew si trasforma da semplice assistente domestico a membro affettivo della famiglia, tessendo legami profondi e svelando la sua sete di apprendimento e comprensione del mondo umano. La sua esistenza si snoda attraverso due secoli, un viaggio epocale che lo porterà a confrontarsi con gli aspetti più commoventi e complessi dell'umanità, e al contempo a lottare per la propria identità contro coloro che vorrebbero vederlo solo come una macchina. In "L'uomo bicentenario", ciò che inizia come un racconto di fantascienza domestica si dipana in una meditazione su cosa significhi veramente essere umani, sfidando i confini tra uomo e macchina. Un'odissea emozionante tra affetti, diritti e desideri, che invita a riflettere: forse, nella ricerca di ciò che ci rende umani, potremmo scoprire che l'umanità risiede nei luoghi più inaspettati.