Destino (2003)

In "Destino", un cortometraggio frutto dell'incontro tra l'arte visionaria di Salvador Dalí e la magia narrativa di Walt Disney, si dispiega una trama sognante e straordinaria, dove l'amore sfida i confini del possibile. Al ritmo di una melodia intrisa di rimpianto e ritrovata passione, assistiamo alla vicenda di una donna che si addentra in un universo onirico dove la realtà si dissolve in metamorfosi surreali: volti che si liquefanno, ombre che si trasformano in eleganti abiti, e un'incantevole trasfigurazione in soffione al soffio del vento. In questo mondo fantastico, dove formiche si trasfigurano in ciclisti francesi e tartarughe adornate di volti danzano in un balletto imprevisto, ogni dettaglio è un omaggio allo stile inconfondibile e ai temi ricorrenti di Dalí. Dai celebri orologi molli, che simboleggiano l'inesorabile scorrere del tempo, alle figure distorte che sfidano ogni logica, l'essenza del pittore catalano pervade ogni scena. Al centro di questo tour de force visivo si trova una storia d'amore commovente che trascende l'ordinario: il dio Chronos, personificazione del tempo, e una donna mortale sono i protagonisti di una ricerca reciproca che li porta attraverso paesaggi surrealisti, i quali hanno ispirato alcune delle più celebri opere di Dalí. Concepito originariamente nel 1945 e rimasto incompiuto per decenni a causa di vincoli finanziari, "Destino" è stato infine realizzato nel 2003 grazie alla dedizione di Roy Disney, nipote del celebre Walt. Questa fusione tra arte, animazione ed emozione tesse un racconto indimenticabile di un amore perduto e ritrovato, trascinando lo spettatore in un vortice affascinante di tempo e immaginazione. Un cortometraggio che non è solo un'esperienza visiva, ma un viaggio nell'anima del surrealismo e dell'amore eterno.